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Assembramenti a Napoli sul lungomare, De Luca: “Chi doveva decidere era in Tv, ricordo che altri sindaci hanno mostrato coraggio” Attualità Primo piano 

Assembramenti a Napoli sul lungomare, De Luca: “Chi doveva decidere era in Tv, ricordo che altri sindaci hanno mostrato coraggio”

Al Comune di Napoli, il presidente della Regione contesta ancora una volta di non aver fatto “nulla per contrastare la movida”.
Oggi, aggiunge il governatore, i” dati dell’aspetto sanitario in Campania parlano i 3900 nuovi contagi con una percentuale su quasi 25mila tamponi che è del 16,5 per cento. Da tre-quattro giorni questa percentuale scende leggermente. Speriamo che sia un trend. Negli ospedali, abbiamo il 27 per cento di occupazione delle terapie intensive, 190 su 650 posti letto disponibili, e posti letto sufficienti per pazienti Covid. Siamo ad oggi la regione con il tasso più basso di mortalità Covid”. De Luca ripercorre le misure adottate in questi mesi, dalla chiusura delle scuole (“per la quale ho ricevuto offese”, sottolinea) all’obbligo di mascherine all’aperto.

Sulle polemiche dell’ultima settimana, De Luca ritorna sul concetto dello “sciacallaggio politico-mediatico contro la Campania. Non c’è un giorno che non ci sia un attacco mediatico, con interviste a fatte a capocchia”. E sulla folla a passeggio sul lungomare di Napoli denuncia: “Quello è un assembramento vietato dalla legge, che doveva essere contrastato dalle forze dell’ordine. Quelle immagini motivano una zona non rossa, ma strarossa, perché sono cose davvero vergognose. Sapete chi avrebbe dovuto decidere, ma era impegnato a fare il giro delle televisioni per farsi pubblicità”, afferma attaccando ancora una volta il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. De Luca ricorda infatti sindaci “coraggiosi che hanno adottato provvedimenti” di chiusure dei lungomare, come nella sua Salerno, a Pozzuoli e Giugliano.

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